Febbraio 2023

Febbraio è il mese in cui, tradizionalmente, cade la festività del carnevale.

Nata per celebrare l’inizio della Quaresima, periodo di rinunce e fioretti preceduto invece da un breve periodo di bagordi e leziosità, ha l’etimologia più probabile derivante dal latino carnem levare, eliminare la carne, uno degli alimenti non consumabili durante la Quaresima. Altre ipotesi riguardano il riferimento alle sfilate ed ai carri.

Nonostante il riferimento alla Quaresima, è molto probabile che il carnevale abbia origini precristiane; infatti simili celebrazioni erano use già nell’antica Grecia con le feste dionisiache, ed a Roma con i Saturnali. Simili erano alcune caratteristiche, in primis il rovesciamento dei ruoli o meglio la loro totale scomparsa, per dare spazio al rovesciamento dell’ordine ed alla dissolutezza. Forse anche da qui deriva l’usanza carnevalesca del travestimento: indossando una maschera, l’individuo si spoglia del proprio ruolo sociale e si può identificare in un altro personaggio (tralasciando il fatto che l’etimologia di persona deriva dall’etrusco phersu, che significa proprio maschera). Una volta passato il periodo di caos, le gerarchie venivano ripristinate per rinnovare un nuovo ciclo (quello dell’anno solare). Quella del mascheramento e del caos nel periodo vicino all’equinozio di primavera era comunque un’usanza anche presso altre popolazioni del passato, comprese anche popolazioni non indoeuropee come i babilonesi. Più profondamente parlando, questi rituali erano delle vere e proprie riattualizzazioni delle cosmogonie dei vai popoli tramite una rigenerazione ciclica (come fatto notare da Mircea Eliade).

Questo senza dimenticare anche la valenza infera ed apotropaica del mascheramento, rimando al soprannaturale che in questo periodo secondo la Tradizione segna il contatto tra il mondo dei vivi e quello dei morti. Persino la maschera apparentemente buffa di Arlecchino rimanda al mondo infero, addirittura al re dell’inferno (Helleking, Harlequin). Anche altre antichissime figure della tradizione carnevalesca italiana, come Pulcinella, sono un rimando a questo contatto tra il mondo dei morti e quello dei vivi.

Il caos ed il contatto tra i due mondi vengono poi purificati tramite riti quali il funerale del carnevale, dove spesso vengono bruciati fantocci (come nella tradizione del Povero Piero). Così si ricostituisce l’ordine tramite una nuova creazione e rigenerazione del tempo.

 

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