Novembre 2020

Con novembre, ci approssimiamo sempre di più all’inverno, le giornate si accorciano, quasi ad accompagnarci al giorno del solstizio.

Questo mese è caratterizzato dalla commemorazione dei defunti (il due novembre), un ricordo di chi non c’è più, un’occasione per prendere esempio da chi ci ha preceduto.

Questa ricorrenza è tipicamente cristiana, anche se non nasce all’interno del mondo cattolico ma bensì di quello bizantino, sia pure collocata in un altro periodo. Cattolico invece fu colui che le diede la collocazione temporale oggi ancora in uso, l’abate benedettino Odilone (l’importanza degli ordini monacali, in particolare quello benedettino, credo sia altamente sottovalutata nella ricerca delle radici europee, a prescindere da quale divinità si creda o anche senza credere).

In realtà la commemorazione dei defunti ha origini talmente antiche da perdersi nell’origine non della civiltà, ma addirittura della nostra specie; sono attestate antichissime sepolture sparse nel mondo a riprova che l’Homo Sapiens Sapiens ha sempre, se non creduto nell’aldilà, quanto meno immaginato una propria superiorità rispetto agli altri animali.

Certamente il ricordo dei morti ha assunto caratteristiche diverse da civiltà a civiltà, estremamente solare in quelle legate ad una tradizione eroica (secondo l’antico detto “Gli eroi non si piangono, si imitano”) anche moderna come quella giapponese, fino ad arrivare alla “civiltà” occidentale moderna che cerca di esorcizzare in ogni modo la morte e quando questa appare viene vissuta non come un naturale, per quanto triste, accadimento, ma come una tragedia inenarrabile dal quale è impossibile riprendersi. Questi giorno caratterizzati da una nuova virulenza della pandemia ce lo stanno dimostrando.

Nonostante tutto, novembre ha anche un lato che ci ricorda come la natura e la vita stessa siano sempre un ciclo: mi riferisco alla cosiddetta Estate di San Martino, un periodo di alcuni giorni intorno alla metà del mese in cui si assiste all’arrivo di giorni particolarmente caldi, considerato il periodo. Giorni in cui si assaggia il vino novello, accompagnato dalle castagne.

Una breve rinascita, che poi esploderà il 21 dicembre con la rinascita per definizione del solstizio, a ricordarci come tutto sia un circolo, e che averne la consapevolezza può aiutare ciascuno di noi a vivere con maggiore serenità la propria esistenza terrena.

Anche TriskellClimbing, a novembre, prova a rinascere. Dopo lo stop alle attività imposto dalle restrizioni di fine ottobre, da poco sono riprese le sedute di allenamento online. Per gli atleti, esercizi ciascuno da casa propria con la nostra preparatrice atletica Veronica. Presto si aggiungeranno anche le sedute di yoga, come nella scorsa primavera.

Rubrica a cura di Simone Molinario: redazione@triskellclimbing.it.

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