Gennaio 2021

Ed è nuovamente gennaio.

Siamo ripartiti da dove 12 mesi fa era cominciata la mia collaborazione alla rubrica.

Abbiamo visto come il nome del mese derivi da Giano, divinità italica bifronte che guarda sia al passato che al futuro, simbolo del passaggio e della porta.

Vediamo ora invece le origini dell’Epifania.

Questa è una delle feste più importanti del Cristianesimo; con questo momento il Cristo viene reso manifesto al mondo intero (in effetti, il verbo greco epifàino ha questo significato). Il messaggio di Gesù da particolare viene rivestito della luce dell’universalità. Per la Chiesa Cattolica avviene con la visita dei Magi (storicamente erano dei saggi zoroastriani provenienti dall’Impero Persiano), mentre per gli Ortodossi coincide con il battesimo nel fiume Giordano.

Andando però a scavare nei riti e nelle tradizioni pre-cristiane, ci si accorge come già nel periodo romano avvennissero delle celebrazioni durante lo stesso periodo che, se da un punto di vista “teologico” poco c’entravano con l’Epifania cristiana, dal punto di vista di simboli ed usanze richiamano una certa vicinanza. Un esempio in tal senso è quello rappresentato dal culto della dea Strenna o Strenua (dal cui nome deriva quellodi strenna come regalo), divinità italica nel cui nome venivano scambiati dei doni durante i Saturnalia. Tale divinità era ritenuta risiedere nei boschi, lasciando quindi intenderne un culto prevalentemente agreste. Tali culti furono i più solidi a resistere all’avanzata del Cristianesimo, per questo il termine pagano deriva proprio da pagus a richiamare i villaggi e le campagne.

La dea Strenna proteggeva anche dagli spiriti maligni che durante l’apertura della porta del nuovo anno cercavano di entrare nel Mondo.

Tale divinità pare resisterà alle persecuzioni fino al 1500 circa, quando fu associata alle figure delle fattucchiere e delle streghe, rimanendo uno degli ultimi residui di una religione tollerante e che non pretendeva di essere universale (universale era soltanto l’Impero).

Anche la figura della Befana richiama queste antiche credenze, prendendo ispirazione sia dalla dea Strenna (cui era associata una scopa di saggina) sia dalla dea Diana, che in questo periodo proteggeva i semi sotto il terreno proteggendoli, in modo da garantire un ottimo raccolto a primavera. Il mito della Befana nacque difatti nella peniosla italica, ed ancora oggi è estremamente diffuso proprio in Italia.

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