Febbraio 2022

A febbraio, oltre naturalmente ai Lupercalia, numerose erano le feste celebrate dai romani.

Ad inizio mese si celebrava l’Augustus Pater Patriae in onore di Ottaviano Augusto, il quale lo fece attribuire a sua volta a Giulio Cesare.
Nei Quirinalia si celebrava il dio Quirino. Questo era una divinità di derivazione sabina, quindi italica, considerata nipote di Marte ed a sua volta padre di Latino. Era il titolare del colle Quirinale, protettore della proprietà, della pace e del lavoro, e degli uomini liberi in generale. Fu inserito, accanto a Giove ed a Marte, nella prima trinità romana, quella arcaica, che fu poi sostituita da quella “classica” .
I Lupercalia erano preceduti dai Parentalia (dal 13 al 21 febbraio) in onore dei parenti defunti. Secondo il mito, erano state istituite da Enea in persona e prevedevano addirittura la presenza delle Vestali, le custodi del fuoco sacro.
Erano giorni in cui i templi venivano chiusi e non potevano essere celebrati matrimoni. Venivano lasciare offerte ai bordi delle strade tramite ciotole riempite di cereali, sale, pane bagnato nel vino e viole.
Interessante notare come per i Rani molti riti, quali appunto il culto degli antenati e il ricordo dei defunti, si ripetessero più volte durante l’anno, come a ribadire l’importanza per il loro modo di vivere.
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