Febbraio 2021

Avevamo accennato nella rubrica di un anno fa a febbraio come mese di purificazione, con i riti dei Lupercalia.

Questi furono una delle feste fulcro della civiltà romana, in particolare quella legata alle origini italiche. Celebrati a metà febbraio (dal 13 al 15), i Lupercalia o Faunaria dal nome di Fauno Luperco rappresentavano un rito di fertilità e purificazione. Nato come celebrazione di Fauno per domandare la protezione dei greggi dai lupi, o come ricordo della mitica lupa che allattò i due gemelli Romolo e Remo, questa festa richiamava nell’Urbe anche persone giunte da fuori, tanto era sentita.
I sacerdoti, divisi in due collegi che tradizione voleva essere stati fondati da Romolo e Remo (i Quintilii e i Fabii rispettivamente), dopo un sacrificio rituale nella grotta Lupercale ai piedi del Palatino ed un sontuoso banchetto, correvano per la citta cinti solamente della pelle degli animali sacrificati, fustigando i cittadini che incontravano, ed in particolare le donne, come gesto per richiamare fertilità e prolificità.
Ricordo della lupa, protezioni delle greggi, simbolo dell’economia ai tempi dei primi Romani e quindi della stessa esistenza, fertilità: nei Lupercalia erano presenti richiami al passato, al presente ed al futuro. Durante il rito all’interno della grotta vi era anche un elemento di rinascita, dato dall’ingresso di due nuovi sacerdoti (uno per schiera) che appunto rinascevano come officiatori del rito (e la loro rinascita simbolica era accompagnata da una risata).
E poi anche il richiamo alla regalità, tanto che si ricorda l’episodio in cui Marco Antonio, officiante del rito, offre la corona di rex a Cesare, che però la rifiuta.
E forse, esiste un’origine greca dietro ai Lupercalia, andando quindi a rafforzare un legame già esistente tra le due grandi civiltà del Mediterraneo antico.
In ogni caso, rappresentano un affascinante capitolo della storia romana, che ci aiuta a capirne la mentalità, le tradizioni, l’orgoglio e l’attaccamento alla città. Anche in età imperiale si continuò ad officiarla, fino al V secolo quando venne vietata dal papa Gelasio, che ne vide soltanto la licenziosità e gli aspetti folkloristici, scambiando così l’apparente per l’essenziale.

Noi di TriskellClimbing continuano le sedute di allenamento online, tutti i martedì alle 18. Ma potrebbero essere le ultime: la prospettiva è di ripartire con le attività in presenza al Pala Maffei dal 9 marzo, se non saranno rinnovate le limitazioni. Ovviamente in piena sicurezza, osservando i protocolli che saranno imposti dalla Federazione.

Nel frattempo continua il lavoro per le importanti novità che prenderanno vita nei prossimi mesi: a marzo ne saprete di più!

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