Dicembre 2021

Siamo nuovamente giunti alla fine del ciclo annuale, con il mese di dicembre che ricordiamo assume valenza particolare per tutte le civiltà solari, stante la presenza del solstizio d’inverno o Porta degli Dei.
Il giorno del Sol Invictus si rifà proprio a questo evento, al giorno in cui il Sole che sembra sconfitto dalle tenebre invernali risorge più maestoso che mai.
E’ naturale che in tutte le antiche civiltà la divinità più importante sia sempre stata una raffigurazione del Sole: infatti scalda, permette la vita, la crescita delle messi, “fa luce” (era di notte che un tempo si aggiravano di più le belve feroci, ed era quindi un momento realmente pericoloso).
Cambierà qualcosa con le religioni greca e romana, dove la divinità principale, Zeus/Giove, sarà associata ai tuoni ed ai fulmini, fenomeno non conosciuto e che si preferiva “rabbonire” tramite offerte e sacricfici. Rimarrà comunque al centro del Pantheon una figura solare, Apollo.
Il Sol Invictus diverrà il Natale cristiano, giorno della nascità del messia, Gesù di Nazareth (figura che a sua volta presenta dei fortissimi tratti solari), il quale infatti concluderà la sua parabola terrena con la Risurrezione, così come il Sole che risorge al solstizio (e non solo, anche tutte le mattine, un piccolo “solstizio quotidiano”). Tratto che lo accomuna a figure come Osiride e Mitra, anche loro dai tratti spiccatamente solari.
Di altri rcconti e leggende legati al Sole, come quella del Sole Oscuro, legato anche alle figure di Aton in contrapposizione a Ra e all’enigma della Sfinge (nonché al mito di Edipo) ne potremo parlare in un altro capitolo della rubrica, giusto per incuriosirvi un po’,
Per questo secondo anno di rubrica, ringrazio nuovamente Triskell Climbing per il lavoro eccezionale che svolge, e tutta la redazione per l’opportunità datami.
Buone feste, buon Sol Invictus e SEMPER VICTRIX.
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