Dicembre 2020

Dicembre, il mese più importante del ciclo annuale, ci porta al termine di un percorso, alla fine di un micro ciclo di dodici mesi da cui ne prenderà vità uno nuovo.

Se ci pensiamo, è affascinante pensare come un anno non sia altro che una rappresentazione, diciamo, a misura d’uomo per chi è convinto che tutto sia un “eternamente ritornante“, per dirla come il più grande pensatore di ogni epoca.
Può apparire frivolo, ma non è un caso che proprio al termine di dicembre si pensi ai buoni propositi per l’anno nuovo, idee di cambiamenti, che siano lavorativi, famigliari, di salute. Non è altro che l’idea di un qualcosa che termina e di un nuovo percorso che inizia, il quale però non può prescindere da quello appena finito (vedi rubrica di Gennaio).
Il momento più alto dell’intero calendario è il Solstizio d’Inverno, la Porta degli Dei, celebrazione massima di ogni civiltà Tradizionale da ben prima degli Egizi. Il giorno del Sol Invictus, della Luce che sconfigge le Tenebre e permette la rinascita della civiltà e di ogni individuo, mutuata nel cristianesimo con il giorno della nascita di Gesù, è un momento solenne e dà il via a tutta una serie di giornate e notti mistiche, che vanno dalla vigilia a Natale e al Capodanno fino a portarsi all’Epifania a gennaio. Notti in cui il magico sembra irrompere nel mondo, ed anche il periodo in cui le veglie notturne sono più frequenti. Capodanno stesso, nella sua mondanità, rappresenta un momento in cui sembra che il confine tra i mondi sia più labile: il ritrovarsi in compagnia, l’attesa della mezzanotte, il countdown, i festeggiamenti. Atti moderni e se vogliamo profani per ricordare una verità molto più profonda. Che poi non è altro che il ripetersi del ciclo, inserito nel ciclo molto più grande dell’Eternità.
Concludo con una nota personale, se mi è permesso. Un anno fa prendevo in mano questa rubrica, con un po’ di timore e molto entusiasmo. Un anno è passato, come un ciclo, e sarò, saremo di nuovo pronti a ripartire, anche dopo un anno decisamente molto particolare.
Ringrazio per l’opportunità, e auguro a tutto Triskell Climbing un nuovo ciclo di soddisfazioni, di lotta e vittoria.
L’abbraccio più grande a Mauro e Giampaolo, senza di loro tutto questo non sarebbe possibile.
Un buon 2021, SEMPER VICTRIX

Occorre non dimenticare fra le festività tradizionali di Roma i Saturnali e il Natalis Solis invictus.

SATURNALIA. Religione romana e Via romana agli Dei.

Rito comprensivo di un ciclo di festività della religione romana dedicate all’insediamento nel tempio del titano Saturno e alla mitica età dell’oro. In epoca imperiale si svolgevano dal 17 al 23 dicembre periodo fissato da Domiziano della dinastia Flavia. Si caratterizzava per la bizzarra sovversione dell’ordine sociale, infatti in questa società rovesciata gli schiavi per il periodo dal 17 al 23 dicembre venivano incoronati uomini liberi e/o Princeps. Al più importante di costoro venivano assegnati importanti poteri e i partecipanti alle festività si scambiavano doni di ogni tipo. Bisogna comunque considerare che i SATURNALIA conservavano per tutta la loro durata una caratteristica prevalentemente religiosa.

NATALIS SOLIS INVICTI

Parliamo del Natale romano più famoso introdotto dall’Imperatore Eliogabalo e ufficializzato per la prima volta dall’imperatore Aureliano che dedicò al Sole invitto un tempio sulle pendici del Campidoglio. Sol Invictus era un appellativo religioso che riconosceva dignità e importanza a diverse divinità: Helios, El-Gabal, Mitra e Apollo. Tutte rappresentazioni divine-pagane che finirono per essere assimilate in una sorta di Pantheon solare in un primo momento e successivamente all’interno di una forma solare monoteista. Il titolo DEI SOL INVICTUS aveva un riferimento preciso nella titolata imperiale – PIUS, Felix, Invictus (Devoto, Fortunato, Invitto). Da non trascurare l’utilizzo di tali nomi per le Legioni più note e decorate dell’impero, come la mitica Legio IIII Flavia Felix arruolata dal grande imperatore Vespasiano.

Con lo spirito del SEMPER VICTRIX noi di Triskellclimbing lasciamo quest’anno difficile con la convinzione che solo la fiducia e il coraggio potranno rappresentare gli strumenti ideali per iniziare a Gennaio un 2021 all’altezza delle nostre aspettative. Personalmente voglio ringraziare Simone per l’impegno e l’empatia profusi nel gestire la rubrica Sport e Tradizione. Un grazie ancora a Luca, infaticabile caporedattore e responsabile del progetto website. Sono stati mesi difficili e Luca e Simone mi sono sempre stati accanto con l’attenzione e la dedizione di chi crede autenticamente nella bontà e nelle finalità del progetto, proprio come il legionario protegge il compagno con il proprio scudo. A breve saremo on line con il nuovo sito e sarà l’occasione per festeggiare nel migliore dei modi il nostro Natalis Solis Invictus. Coglieremo l’attimo per annunciare quale sarà nel concreto lo sviluppo dell’attività sportiva nella prossima stagione.

Un abbraccio
SEMPER VICTRIX a tutti coloro che hanno creduto e continuano a credere in TRISKELLCLIMBING.
A cura di Mauro Emiliano Ansaldi, vice presidente e responsabile comunicazione TriskellClimbing

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